Appalto rifiuti a Caserta, si allungano i tempi nel mirino i requisiti dell'Ipi di Roma
Si prospettano tempi lunghi per l’aggiudicazione
dell’appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani a Caserta.
Un affidamento di cinque anni del valore di 57 milioni (oltre 11 milioni
all’anno), il cui bando risale al giugno scorso. Dopo la seduta pubblica del 13
settembre, riservata all’apertura delle offerte economiche e all’attribuzione
del punteggio complessivo, l’Ecologia Falzarano srl, società con sede ad Airola
(Benevento), presentatasi nell'Ati (Associazione temporanea di imprese, ndr)
denominata “Life Caserta” con la DHI Di Nardi
Holding Industriale Spa di Pastorano (Caserta), ha infatti diffidato il Comune
di Caserta dal procedere all’aggiudicazione provvisoria
Il dirigente comunale Carmine Sorbo
e definitiva chiedendo
contestualmente l’accesso a tutti gli atti di gara, in particolar modo all’offerta
tecnica ed economica presentata dall’altra Ati partecipante, quella composta
dall’Ipi srl di Roma con l’Ecocar. L’Ipi, di proprietà insieme all’Ecocar dell’imprenditore
capitolino Antonio Deodati, già effettua attualmente il servizio di raccolta degli rsu a
Caserta insieme all'Alba Paciello srl di Casagiove con cui nel 2010 si aggiudicò, come "Caserta Ambiente", una gara
di 4 mesi, con procedura ad invito; oggi opera grazie a continue proroghe. Tra i punti contestati dall’Ecologia Falzarano, che preannuncia
anche ricorso al Tar, l’avvalimento dei requisiti cui sarebbero ricorse sia
l’Ipi che l’Ecocar. In particolare entrambe le società si sarebbero avvalse dei
requisiti posseduti dall’Asm, azienda a capitale pubblico del Comune di Rieti,
contravvenendo in tal modo alla legge e all’orientamento consolidato della
giurisprudenza amministrativa secondo cui le “società in house”, come appunto
l’Asm (cui i servizi vengono affidati senza gara, ndr), possono operare solo presso gli enti locali di cui sono diretta
emanazione, non in altre realtà territoriali. L’azienda sannita contesta anche
il punteggio di 100, ovvero il massimo, ottenuto dall’Ati Ipi-Ecocar, che
nonostante un progetto tecnico molto ambizioso, che ha ottenuto 70 punti, anche
in questo caso il massimo previsto, ha presentato un’offerta economica con un
ribasso sostanzioso; una presunta anomalia su cui lo stesso Comune di Caserta sembra
voler effettuare degli approfondimenti. A meno di non voler procedere all'aggiudicazione provvisoria con la spada da Damocle di un ricorso; da ambienti vicini alla Falzarano trapela la volontà di andare fino in fondo per non ripetere quanto accaduto nel 2009, quando l'azienda di Airola si aggiudicò una gara di pochi mesi indetta dal comune di Caserta per sostituire la Saba di Ercolano, destinataria di un'interdittiva antimafia; il provvedimento fu poi annullato dal Tar e ciò impedì all'Ecologia Falzarano di avere l'affidamento.
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